Tradizionalmente la figura del dentista è associata a strumentazioni più o meno complesse di tipo meccanico o manuale che vengono da questi impiegate per l’esecuzioni delle normali prestazioni odontoiatriche.
Questa consuetudine a considerare l’odontoiatra un semplice esecutore materiale di atti terapeutici di tipo meccanicistico all’interno della bocca ha portato a svuotarne l’immagine di gran parte del contenuto medico-scientifico che comunque gli è proprio. Ancor meno gli viene attribuita competenza e predisposizione alla prescrizione medica, se non in situazioni di urgenza o dopo interventi per esempio di tipo chirurgico, e sempre e solo come corollario della sua attività pratica di tipo manuale: una conseguenza comune di questa alterata percezione della figura e del ruolo professionale del dentista è la sempre più frequente spersonalizzazione del rapporto di cura.
La nostra esperienza nell’applicazione di terapie e criteri olistici e biologici nella comune clinica odontoiatrica quotidiana porta invece al superamento ed anche al ribaltamento di questa errata consuetudine.
Anzitutto l’Odontoiatria Olistica, come del resto la Medicina Olistica, pone al centro del problema sanitario non la patologia e la procedura operativa, bensì l’Essere Umano.
Partendo da questo presupposto, applicando anche criteri di tipo psicosomatico, è possibile correlare ogni situazione patologica, e di conseguenza anche quelle di interesse odontoiatrico, ai problemi della persona sia sul piano fisico sia sul piano emozionale. Questa modalità interpretativa della patologia orale e dentale si basa anche sui collegamenti tra i denti e gli organi interni descritti sulla base dei criteri della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e dell’Elettroagopuntura secondo Voll (EAV).
Risulta quindi evidente che la vera risoluzione dei problemi della bocca non può essere in alcun modo ottenuta semplicemente con atti operativi di tipo manuale, per quanto correttamente programmati ed eseguiti, ma piuttosto attraverso una cura globale del paziente, di tipo individualizzato e non già protocollare (cioè la stessa per tutti i pazienti che presentano lo stesso problema), come si può ottenere solo con le metodologie di tipo Olistico (dal greco olos=tutto, intero).
Oltre alle due metodiche già ricordate trovano utile impiego, secondo la nostra esperienza, l’Omeopatia, l’Omotossicologia, la Fitoterapia, la Floriterapia, con particolare riferimento alla Floriterapia di Bach, e le varie Terapie di Integrazione Nutrizionale.
E’ altresì utile ricordare che le malattie della bocca e dei denti, in primo luogo la carie e le malattie del parodonto (insieme dei tessuti di sostegno dei denti), rientrano nelle conseguenze degli alterati equilibri del c.d. Sistema MALT (dall’inglese Mucosa Associated Lymphoid Tissue=Tessuto Linfatico Associato alle Mucose): dal punto di vista terapeutico le disfunzioni di questa fattispecie dei sistemi di difesa dell’organismo si giova dell’impiego delle metodiche citate in precedenza, da sole in varie forme di combinazione.